Ibisco

hibiscus syriacus

 

Ci soffermiamo sempre sulla grazia e meraviglia dei fiori e poca cosiderazione, se non per utilità, riserviamo al frutto e al seme.
Sul ramo spoglio e grigio, pesano come tesori, stretti nella precisa architettura del robusto involucro, pronti per scattare verso il terreno propizio.

Alchechengi

physalis alchechengi
La bacca rossa di questa fine d’anno è un po’ sbrindellata. O meglio è sbrindellato il suo involucro, che ha abbandonato da tempo il lucido rosso arancio di lampioncino cinese (12 agosto 2009) e si è fatto trina trasparente, anche se non per questo meno sorprendente. Il frutto brilla ancora del colore di buon augurio, prima di disfarsi nella terra per i nuovi germogli. Un colore tentatore, ma infido; questa varietà infatti non è commestibile, anzi è velenosa.


renshounianfeng
Lunga vita al popolo e raccolto abbondante
 

(scritto in caratteri cinese moderno semplificato,
sono gli unici caratteri che ho trovato velocemente in rete,
mi scuso con i sinologi online
)

Bosco

fagus sylvatica

 

 

 

I legni sono secchi, le foglie restituite.
La brina è sulle siepi, fumano le fontane.
Chiamano i cacciatori nella nebbia il traghetto.
Nello spazio dove non esisto rema il barcaiolo.

 

Franco Fortini – Il falso vecchio 1970 -72

 

 

 

Buon Natale e buon anno nuovo

 

sperando in tempi (non solo meteoreologici) migliori,
il blog dà appuntamento a dopo le feste

Neve

inverno

 

 

 

Tra i rami aggrovigliati della nuda
selva, dall’aria grigia scende bianca
la prima neve , e cade, e cade.
Come è ammutito il mondo! Non c’è fogliia
che frusci, non uccello sulle rame,
soltanto bianco e grigio, e pace, pace.

Anche il viandante che per variopinti
mesi passò col canto o col liuto
è ammutolito e stanco di gioire,
stanco di camminar, stanco di canti.
Rabbrividisce, e dalle fredde altezze
grige lo investe il sonno, e piano cade,
cade la neve …

Hermann Hesse — traduz. Ervino Pocar

 

 

 

Inverno a Rosastella

Magnolia

magnolia grandiflora

 

L’inverno si fa conoscere, ancora, con la sua mano di gelo (questa fotografia è del gelicidio dell’anno scorso, se quest’anno pensavamo di passarcela meglio, la neve caduta già molto più alta ha già fatto capire che cosa si intende per inverno).

La magnolia (20 maggio 2008) è una albero molto antico. Siccome si credeva che le magnolie fossero le più antiche esponenti delle angiosperme, piante superiori dotate di frutti, hanno dato il nome a tutta la divisione, magnoliophyta, sinonimo appunto di angiosperme.

Agrifoglio

Festeggio le bacche del mio agrifoglio, mai così abbondanti, il riverbero del sole sulle lucidissime foglie soltanto qualche giorno fa. Oggi invece è già è caduta la prima neve.

Agrifoglio Ilex aquifolium

 

And as when all the summer trees are seen
So bright and green,
The Holly leaves a sober hue display
Less bright than they,
But when the bare and wintry woods we see,
What then so cheerful as the Holly Tree?

(Quando gli alberi appaiono // così luminosi e verdi,// le foglie dell’agrifoglio mostrano un colore più misurato //meno luminoso degli altri, //Ma quando gli alberi appaiono spogli per l’inverno// che c’è di più gioioso dell’albero dell’agrifoglio?)

Robert Southey — in Poetry of Lakeland

 

vedi anche 28 aprile e 20 dicembre 2008

Freylinia lanceolata

freylinia lanceolata

 

The dawn was apple-green,
The shy was green wine held up in the sun,
The moon was a golden petal between

She opened her eyes, and green
They shone, clear like flowers undone
For the first time, now for the first time seen

(L’erba era verde come una mela,
il cielo verde come un vino
alzato nel sole: la luna era un
petalo d’oro, tra loro due.

Lei aprì gli occhi, e gli occhi le brillarono
verdi, chiari come dei fiori per la prima
volta sbocciati ed ora per la prima volta
veduti)

D.H.Lawrence – trad. G.Conte

 

Nel parco di Nervi (Genova) vicino all’Eugenia di ieri, morbida flessuosa, tenera, strabilianti i fiori, come altre della sua famiglia. Viene dal Sud Africa, ma deve il suo nome al fatto che venne per la prima volta coltivata nel giardino del conte di Freylino nel Monferrato nel 1817, ove essendo una pianta nuova e sconosciuta causò un certo scalpore. In inglese il suo nome ‘honeybells’ significa ‘campanelle da miele’, perchè i suo fiori tubiformi attraggono numerosi impollinatori.

Eugenia

eugenia myrtifolia

 

 

C’è un albero dentro di me
trapiantato dal sole
le sue foglie oscillano come pesci di fuoco
le sue foglie cantano come usignoli
Nazim Hikmet – mosca 1956

 

 

E’ una myrtacea, ma può diventare un albero imponente. Una sua stretta parente, eugenia caryophyllata, è la pianta da cui si raccolgono i chiodi di garofano, che non sono altro che i boccioli essicati.