La prima pioggia dell’estate

rosa rugosa

Rosa rugosa


Quasi inaspettata, anche se la desideravamo da giorni, è arrivata la pioggia, abbondante e gentile. In quest’estate umidiccia, di cielo opaco e tramonti velati, un po’ di pioggia vera rasserena, anche se in fondo la pioggia fa sempre un po’ autunno.
Le rose rugose hanno terminato la fioritura e adesso sono coperte di grappoli di bacche (cinorrodi) rosso aranciato. Queste rose, originarie dell’estremo oriente, ma importate in Europa già nel XVIII secolo, sono fra le più commestibili. Dai petali si prepara lo sciroppo e dai frutti si può fare una ottima marmelalta, anche se l’operazione è un po’ laboriosa perchè le bacche contengono moltissimi semi e soprattutto piccoli peli pungenti e orticanti che vanno assolutamente eliminati. Per lo sciroppo invece basta, si fa per dire, spazzolare tutti i petali, uno per volta, perchè lavandoli si disperde il profumo.
Il nome rugosa deriva dall’aspetto delle foglie, verde brillanti e solcate da solche e nervature pronunciate. Gia incontrata in Polonia, qui, me ne sono innamorata e ne ho messe già due in giardino.

Fiori di Martynia

martynia proboscidea

Martynia proboscidea

Dai semi acquistati a Paderna, sono nate tre robuste piantine dalle ampie foglie pelose. Le foglie sono appicicose e abbastanza maleodoranti, ma i fiori hanno un profumo più aggraziato. La pianta viene spacciata come semi-carnivora perchè moschini e zanzarine rimarrebbero appicicate alle sue foglie. In realtà non sembra per nulla aggressiva e non ha i curiosi movimenti delle piante carnivore. La sua caratteristica più singolare sono i suoi bacelli, commestibili da verdi e a forma di uccellino quando sono secchi. Li ho già mostrati qui. Adesso vediamo se riesco a ‘produrli’…

Cilantro

coriandrum sativum

Coriandrum sativum


Il nome italiano sarebbe coriandolo, oppure prezzemolo cinese. Ma da quando ho scoperto questo nome spagnolo di cilantro, mi pare che gli si addica molto di più; per lo meno nessuno lo confonderà più con i pezzettini di carta colorati che si tirano a Carnevale.
Il cilantro è un prezzemolo dal sapore esotico e leggermente piccante. E’ una pianta annuale che fa graziose ombrelle bianche e semi tondi come pisellini, anch’essi utilizzati in cucina per aromatizzare vari piatti.

Basilico greco

ocimum basilicum

Ocimum basilicum varietà Minimum

Piccole foglie e aspetto di minuscolo cespuglio, il profumo è quello inconfondibile del basilico. Si può usare come il basilico comune, ma la mia è una pianta così piccina che strapparle anche una sola foglia mi parrebbe un peccato. Raccoglierò i semi, e sono curiosa di vedere come crescerà. Sarebbe bello usarlo per bordare l’aiuola, una piccola striscia di microcespugli rotondeggianti, dal verde tenero e gustoso aroma.

 

Echinacea

echinacea purpurea

Echinacea purpurea – 2 luglio – il cespuglio principale

echinacea purpurea

Echinacea purpurea — 11 giugno

Ecco dunque le mie piante di echinacea, stupenda asteracea dalla grandi virtù officinali. Le due più grandi (immagine a sinistra) vengono da un vivaio della Val d’Aosta e le ho acquistate alla fiera di Lucca alla fine di marzo di quest’anno. Ma è la più piccola (sopra e sotto) la pianta del miracolo. L’avevo comprata, quasi un regalo, alla fine di settembre 2011 da una piccola azienda erborista di Giusvalla (Savona). Nel vasetto, accanto alle foglie di echinacea, c’era una piantina di non-ti-scordar-di-me (Myosotis) che nessuno, nè la venditrice nè io, aveva avuto il coraggio di estirpare. Per qualche tempo sembrava che le piantine crescessero insieme, ma le dure gelate di febbraio le avevano schiantate. All’inizio della primavera era ricresciuto un rigoglioso e verdissimo cespuglio, dalle foglie allungate e pelosette. Si trattava tuttavia del non-ti-scordar-di-me che aveva preso il sopravvento e si era anche moltiplicato, mentre l’echinacea sembrava scomparsa. Terminata la fioritura del non-ti-scordar-di-me, quando ormai avevo da tempo perso le speranze di rivederla, tanto che me ne ero procurata altre due piante, ecco che nel centro del cespuglietto quasi secco spunta un energico germoglio, lungo e affusolato, inconfondibile echinacea. Estirpato il non-ti-scordar-di-me, ormai al termine del suo ciclo e che comunque si era ampiamente riprodotto, ecco la mia terza echinacea, finalmente fiorita.
Nel frattempo, è doveroso aggiungere, il piccolo non-ti-scordar-di-me non solo è sopravvissuto, ma ha colonizzato l’aiuola, anzi l’intero giardino.

echinacea purpurea

Echinacea purpurea — 2 luglio — la piantina di Giusvalla

 

Clematide ‘Crystal fountain’

Clematis 'Crystal fountain'

Clematis 'Crystal fountain'


Uno degli ultimi arrivi nel giardino. Mentre sua cugina ‘Nelly Moser’ (vedi 12 maggio 2008) ha terminato la fioritura per il momento, lei sfoggia la prima corolla quasi sbocciata nella sua nuova collocazione. Era stata acquistata piena di fiori (con un’etichetta che la qualifica com ‘Regal Fountain’, varietà che dovrebbe equivalere a ‘Crystal fountain’), ma solo adesso davvero dimostra che è contenta di essere arrivata a casa.

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Camomilla

matricaria chamomilla

Matricaria chamomilla

Ho anch’io la mia camomilla, deliziosa damigella scapigliata, cresciuta in abbondanza fra la cosmea e l’erba San Pietro (tacetum balsamita). Ho già cominciato l’essicazione dei suoi numerosissimi capolini, che emanano un caldo profumo, attraverso il naso fino al palato. Se la incontro fiorita, ovunque, non può essere difficile riconoscerla da quella sua inconfondibile fragranza.
matricaria chamomilla

Matricaria chamomilla

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Salvia sclarea

Salvia sclarea

Salvia sclarea

E’ una delle salvie più imponenti e decorative ed è cresciuta velocissima da una piccola piantina acquistata alla fiera ‘Erba persa’ di Santa Margherita Ligure il giorno di Pasqua (8 aprile). I fiori sono grandi bocche azzurro lilla, disposti in lunghe infiorescenze, le foglie vaste, ruvide e vellutate. Anche detta salvia moscatella o erba moscatella, viene usata come pianta aromatica e anche officinale. Purtroppo mi dicono sia bienne quindi credo di averne comprato un esemplare già al secondo anno. Questo vuol dire che da seme per averne un’altra così dovrò attendere il secondo anno dalla semina. Poco male, quest’anno ho deciso che in giardino mi piace un certo cambiamento.

Aggiornamento:la salvia sclarea non si fa molto desiderare. E’ possente e invadente, intensamente profumata, inebria e monopolizza. In due anni in cui ha occupato un’aiuola, ho raccolto un etto di semi, ma penso che li conserverò in archivio, per ricordo. Tanto a propagarsi ci pensa da sola…

 

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Ligustro

Ligustrum vulgare

Ligustrum vulgare

Questo piccolo albero, o arbusto, spesso coltivato in siepi, assomiglia al suo cuginetto più imponente, Ligustrum lucidum  (fiori e bacche nel post del 16 dicembre 2008) . Però il L. vulgare è spontaneo nei nostri ambienti, mentre il cugino viene dall’estremo oriente.
A dispetto del suo crescere spontaneo, ho fotografato questa bella pianta in un grande vaso, in una piazzetta di fronte all’antica chiesa di Bussana vecchia, il magico borgo di artisti che ha ripreso vita sulle macerie del terremoto del 1887.

 

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